Il Nerello Mascalese è il classico vitigno ad uva nera dell’Etna ed il più rappresentativo.
La sua origine, dall'antica “Piana di Mascali”, è documentata alla fine del secolo XVIII ma si ritiene sia di epoca anteriore.
Definito “il mulo” della viticoltura etnea, proprio come il quadrupede, unico sostegno dell’Homo etneus.
Il Nerello Mascalese è stato il vitigno fondamentale che, nei secoli, è entrato nella composizione dei vini rossi del complesso territorio etneo.
Il Nerello cappuccio è un vitigno autoctono che cresce sulle pendici del vulcano Etna I
l suo nome è dovuto alla particolare conformazione della pianta, coltivata ad alberello.
La sua origine non è nota ma viene coltivato in loco da diverse centinaia di anni.
Come il Nerello Mascalese con cui concorre alla produzione dell’Etna rosso, viene raccolto molto tardi, verso la metà del mese di ottobre.